L’auto elettrica

La tecnologia e il suo progredire ha influenzato il trasporto indirettamente poiché ha permesso di creare mezzi di trasporto sempre più sofisticati e complessi, che consumano meno e che permettono di inquinare anche meno. Per farla molto breve potremo dire che per passare dalla macchina a benzina e diesel a quella elettrica, in mezzo ci sono stati molti passaggi intesi come molti progressi scientifici applicati all’ingegneria automobilistica e meccanica. L’auto elettrica rappresenta una sorta di punto i arrivo, non definitivo, dell’evoluzione tecnologica automobilistica. Si tratta di un’auto mossa da un motore a propulsione elettrica che per muoversi si serve dell’energia chimica prodotta dalle batterie poste nell’auto che, di fatto, sostituiscono la tradizionale, e più inquinante, alimentazione a benzine. Uno dei limiti odierni della propulsione elettrica è la durata delle batterie, ma si stanno facendo passi da gigante e le autonomie sono sempre maggiori, oltre i 500 chilometri. Altro punto critico è la possibilità di ricaricare le auto elettriche e a velocità con cui queste ricariche avvengono. Anche in questo caso si stanno facendo passi avanti: sono aumentati i punti di ricarica in moltissime città e anche lungo le arterie autostradali; per quanto riguarda l’autonomia, oggi sono allo studio batterie sempre più sofisticate e avanzate in grado di garantire autonomie sempre maggiori.

Applicazione moderna ma idea antica quella dell’auto elettrica se è vero che già nel 1830 troviamo i primi prototipi costruiti in Inghilterra da Thomas Parker. Per farlo utilizzò batterie speciali create da lui stesso. Ma la prima auto elettrica mai realizzata è considerata la Flocken Elektrowagen ideata nel 1888 dal tedesco Andreas Flocken. Oggi le batterie della auto elettriche utilizzano il litio e il litio titanio rappresenta una tecnologia di interesse per i risultati che sta fornendo. La Toyota sta lavorando alla realizzazione di una batteria a rapida ricarica. nella fattispecie, in soli sette minuti le batterie sarebbero cariche, mentre oggi è difficile metterci meno di mezz’ora.

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